venerdì 31 marzo 2017

WrestleMania 33: Hall Of Fame 2017

Secondo appuntamento sul blog per la WrestleMania del 2017.
Il primo evento in diretta di oggi sarà la cerimonia della Hall Of Fame. Come ogni anno andrò a spendere due parole sul valore dei wrestler che saranno inseriti quest'anno e su quanto siano davvero importanti per la storia della nostra disciplina.

Kurt Angle

Iniziamo da quello che è il piatto forte di questa edizione. Kurt Angle è probabilmente uno dei wrestler più importanti degli anni '00. Una carriera iniziata non nel migliore dei modi, al suo debutto in WWF era ancora acerbo ma, nel giro di poco tempo, divenne uno dei perni della WWE stessa.
Ha forse un'unicità. Non solo è stato in grado di reggere la WWE sulle sue spalle, ma è stato il punto di svolta per una TNA in crescita, prendendosi e caricandosi sulle spalle la compagnia e portandola a uno step successivo. Step non avvenuto non certo per colpa sua, anzi, aveva contribuito a creare i suoi sostituti (AJ, Joe, Wolfe e anche Anderson).

Nella sua carriera ha regalato tra i migliori incontri sul suolo statunitense. Ha creato dei classici con Chris Benoit, Brock Lesnar, AJ Styles o Samoa Joe. Eccellente in tutto quello che si è messo a fare. Ha aiuato le giovani promesse, ha creato delle vere e proprie superstar.
L'importanza di Kurt Angle nel mondo del pro-wrestling è indubbia. Un'icona e una leggenda di questo sport come ce ne sono poche.
Essendo ancora attivo sul ring, nonostante un infortunio che ha creato qualche match non particolarmente interessante nell'ultimo periodo post-TNA, la speranza è che possa ritornare su un ring e possa dire ancora la sua regalandoci altre grandi prestazioni.

Theodore Long

Una di quelle persone che conosce il suo ruolo. Sa chi tenersi amico e sa come muoversi nel business.
Negli ultimi anni ha partecipato ad alcune shoot interview e sapeva bene chi andare a colpire e chi, invece, elogiare.

Sembrerebbero questi i grossi meriti di Long. Uno di quei mestieranti di questo sport che ha svolto parecchi ruoli. Come arbitro, come manager di atleti e infine come authority figure, diventando uno dei volti più riconoscibili a rivestire il ruolo di General Manager in WWE.
Un nome secondario che uno spazietto in questa arca se lo può anche prendere.


The Rock 'n' Roll Express

Ammetto che una mia grossa curiosità sarà sentire il discorso introduttivo di Jim Cornette.
Nonostante questo, la categoria tag divenne una enorme forza durante gli anni '80, tanto da fare sold-out in grandi arene. Tutto questo grazie soprattutto ad alcuni team. Il feud tra i Rock 'n' Roll Express e i Midnight Express è considerata una delle massime espressioni di questo stile, così come lo scontro tra i Von Erich e i Freebirds è tra i migliori feud a coinvolgere sei wrestler.

Proprio per questo il loro inserimento è sicuramente uno dei migliori momenti della cerimonia. Perchè si tratta di un team che ha fatto la storia, che ha permesso a gente come i Legion Of Doom o i Demolition di farsi un nome. Sicuramente sono nati nel momento giusto, con un personaggio perfetto e con uno dei migliori manager e menti del business possibili, questo li ha aiutati in maniera decisiva.

Certo sarebbe bello che potessimo in futuro vedere la nascita di una categoria di coppia degna di questo nome.

Eric LeGrand

Diciamo il classico inserimento politico di questa sezione della Hall Of Fame. Sicuramente la sua storia è fonte d'ispirazione per molti e sarà sicuramente un momento toccante.
Per quanto queste storie le consideri sempre troppo forzate.

Diamond Dallas Page

Quando si parla di WCW c'è un motivo se come star autoctone si citino sempre quei due/tre nomi. Uno di questi è il nome di DDP.
Page ha l'enorme merito di essere stato tra i pochi non solo a ritagliarsi il suo spazio all'interno della federazione, oltre a questo partendo da zero, a più di 30 anni divenne uno dei migliori performer in-ring della compagnia, conclusa la carriera si è reinventato creando un metodo d'allenamento efficace per i wrestler e diventando fonte d'ispirazione.

Mi piace ricordare un paio di cose. Goldberg fece uno dei pochi match veramente buoni nella sua carriera proprio con DDP. Oltre a questo è dislessico e ha sempre avuto difficoltà a leggere gli script o a fare i promo. Ancora una dimostrazione sia delle sue capacità che della sua incredibile forza di volontà che lo rende tra i nomi più interessanti e decisamente che più meritano di essere in questa cerimonia.

Rimane un amaro. Mi sarebbe piaciuto vederlo in WWF sotto il regno di Vince Russo per vedere cosa sarebbe stato in grado di tirargli fuori. Il suo unico stint in WWE fu fatto finire perchè imparava i match a memoria (dati i suoi problemi di concentrazione) e fu visto come non professionale.


Beth Phoenix

Beth Phoenix è sicuramente un discorso interessante. Non è sicuramente una delle migliori wrestler che abbia messo piede su un ring della WWE, ma ha sempre avuto quelle cose che le avevano permesso di emergere all'interno di una categoria composta soltanto da modelle.

Potremmo dire che sia la persona giusta al momento giusto, un titolo che le ha permesso per esempio a prendere parte a una Rumble o di rubare la scena insieme a Santino Marella in un contesto tra il serio e il faceto.

Merita di essere qui oggi? Potremmo dire che sotto questo punto di vista ci rientra senza troppi problemi, soprattutto se si considera che la WWE voglia inserire una donna ogni anno e che non hanno a disposizione chissà quanti nomi da inserire davvero (non mi stupirà quando toccherà a una Kelly Kelly o a una Eva Marie di occupare questo posto), per la resa sul ring ha fatto cose degne di note nel contesto WWE, al di fuori di esso sarebbe probabilmente sparita lasciando ben poche tracce.

Rick Rude

Rude è uno di quei casi di persona sfortunata del wrestling.
La sua carriera stava ingranando, quattro titoli del mondo guadagnati in poco tempo. Uno dei nomi più promettenti da giovane in Florida e in Texas, una delle stelle nascenti in WWF (grazie a lui Ultimate Warrior fece uno dei pochi grandi match in carriera), nome di punta in WCW e poi, l'infortunio e la fine della carriera.

Il nome di Rude è uno di quei nomi giunto troppo presto, in un periodo in cui lo strapotere di Hogan impediva a chiunque di salire ai piani più alti con la sfortuna di essere in WCW proprio al passaggio a Bischoff.
Un ottimo fisico che in quegli anni divenne quasi un marchio di fabbrica per i main eventer e uno stile tecnico e spesso innovativo per uno del suo fisico.

Un grande nome che ha rappresentato tanto per il wrestling e che merita di essere ricordato tra i nomi principali della disciplina. Avesse solo debuttato 10 anni prima o dopo forse staremmo parlando di una carriera totalmente differente. Ma, come dicevo, la sfortuna spesso colpisce.

Alessio Garbini

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