mercoledì 25 marzo 2015

WrestleMania 31: La disarmante puntata pre-WM

Essendo la settimana conclusiva prima dell'evento più importante della WWE (e non solo a vedere gli eventi del week-end) mi sembra giusto fare un'analisi di quest'ultima edizione di Monday Night Raw precedente al Live Event.
Come ho già accennato nell'articolo dedicato ai sondaggi (vi invito a esprimere la vostra opinione, i sondaggi sono ancora aperti: Jeffo Sondaggi: Edizione WrestleMania), non si tratta di un'edizione delle più riuscite per quanto riguarda la costruzione, costellato da una Road to WrestleMania non proprio ben svolta (vedi l'articolo sulla Royal Rumble). Questa puntata conclusiva avrà ribaltato le aspettative o sarà stata una puntata sulla linea delle precedenti?
Scopriamolo assieme.

La puntata inizia con un segmento sicuramente d'impatto e che, sembra, far ben sperare per il resto della puntata.

Abbiamo un confronto tra Sting e la WWE stessa.
Prima affronta verbalmente Stephanie McMahon, la quale, astutamente, parla di come lui sia l'ombra della WCW, la WCW che ha perso contro la WWF.
In realtà si sa come la WWE manipoli la realtà (Monday Night War), il problema vero è quando il pubblico sembra non riconoscere più la realtà dei fatti. Visto che, se una bugia viene ripetuta spesso, essa diventa la verità.

Questo segmento si divide in due parti, un primo confronto più mentale con Steph e poi lo scontro fisico con HHH, l'ultimo dei grandi protagonisti della Monday Night War che possa affrontare Sting sul ring.
HHH a fine 1999 e poi per tutto il 2000 era diventato uno dei top name della federazione e, la grandissima storyline con Steph, ha permesso all'Era Attitude di raggiungere nuovi picchi d'interesse.
Anche se, a dirla tutta, mancherebbe un vero e proprio scontro dell'epoca, con Undertaker, ma non diciamolo troppo forte.

Un segmento iniziale buono, che mette sinceramente hype per quanto andremo a vedere tra quattro giorni.



Da qui la puntata perde qualunque spunto di interesse.
Cosa risaputa che, la settimana precedente, tutte le rivalità "minori" sono state sancite e si prosegue a suon di tag team match per farle ricordare al pubblico e, al contempo, occupare spazio e tenere occupati i differenti atleti.

Quindi abbiamo per il feud relativo alla cintura Intercontinentale un match di coppia, di scarso interesse, con un Bad News Barrett (l'ultima volta che avevo controllato era il campione, ma potrei sbagliarmi) al tavolo di commento, che non lotta e non fa nulla di interessante.

E poi il segmento più ridicolo di tutto. I tre top face (quelli veramente amati dal pubblico) costretti in un match singolo, Daniel Bryan contro Dolph Ziggler, e relegati ad arbitro, Dean Ambrose.
Un match che servirebbe da antipasto, sebbene sarebbe già bastato il buon Gauntlet Match visto a SmackDown lo scorso venerdì, ma che lascia un senso di amarezza persistente.

I tuoi top face messi per cercare di arginare in qualche modo gli insulti che si prenderà Roman Reigns nel segmento finale, eppure sono lì, che latitano, invischiati in un feud e match inutile da midcarder, nonostante abbiano le capacità e il sostegno per essere i veri protagonisti di questa edizione di WrestleMania.


Gli altri match di "cartello" vedono l'ennesimo scontro tra Seth Rollins e Randy Orton con la J&J Security.
Cosa abbiamo da dire? Un feud che era partito nei modi migliori, fermato per mesi, fatto ripartire quasi da zero, qui stoppato di nuovo. Nessuno spunto, nulla su cui riflettere davvero. Ennesimo enorme spreco.

Poi hai Rusev in cerca di vendetta per la prima sconfitta per mano di John Cena che umilia, per l'ennesima volta, Jack Swagger. Anche qui, sarebbe da discutere meglio in uno spazio apposito, ma rimane totalmente insensato e totalmente senza un interesse particolare tutto questo feud (partito per un microfono rubato).
Un revival dell'era Gimmick e per gli amanti di Ronald Regan, con netti rimandi a Rocky IV e un John Cena eterno underdog.

Per finire, Bray Wyatt continua il suo feud contro un fantasma. Ora capisco che Bray al microfono e nell'interpretazione del suo personaggio sia bravo, però fargli reggere un feud da solo, senza farlo mai interagire con Undertaker è molto deprimente.
Su cosa penso della gestione di Taker ne parleremo dopo WrestleMania, nel mentre vi rimando a una serie di articoli, scritti lo scorso anno, in cui rivivo tutti i feud del Phenom a Mania: La Winning Streak di undertaker, mentre di seguito troverete i miei commenti alla sua conclusione: La fine della Streak di Undertaker.
 

Il resto della card viene costruito in maniera pessima.
Un 5 contro 5 per i partecipanti alla Andrè The Giant Memorial Battle Royal, dove l'unico punto di interesse è rappresentato dal rapporto tra Damien Mizdow e The Miz, dove stanno decisamente tirando troppo la corda.
Se non ci sarà il tanto agognato turn a questa WrestleMania si saranno giocati tutto.

Il match per i titoli tag fa capire l'importanza data alla categoria, che probabilmente sarà l'antipasto comedy.

Invece il vero interesse, tra questi match dell'undercard, sembra essere svolto dal match per il titolo tag femminile.
Dove, prima si rifanno riferimenti al feud tra AJ Lee e Paige, poi si mette la mano su un rapporto traballante tra le due, con tanto di rissa.
Una scrittura semplice, ma lineare e di sicuro effetto. Cosa rara in questa Road. Ma che, per esempio, funziona benissimo a NXT.



Ma veniamo al momento conclusivo di questa puntata, all'orribile segmento in cui, dopo oltre un mese, Roman Reigns si trova di fronta a Brock Lesnar.
Diciamo che almeno hanno capito che, più Reigns sta zitto, e meglio è.
La parte parlata l'hanno affidata a uno dei migliori promatori, Paul Heyman (non a caso vincitore a fine anno di questo premio), lasciando ai due l'onere e il piacere di concludere, con il più classico confronto.
La cintura tenuta dal campione e lo sfidante che la brama.

Ma diciamo subito che questo finale di puntata e di Road, lascia a desiderare decisamente. In primo luogo, nessuno o quasi che cerca di dare il cinque a Roman mentre scende tra il pubblico, appena conclusa la musica suoni di disapprovazione, quando afferra la cintura boati di fischi a seppellire del tutto Reigns.

E il segmento in sè, ricorda uno scontro tra due bambini dell'asilo, con Lesnar che abbraccia la cintura e Reigns che cerca di strappargliela.

Il modo peggiore per concludere un pessimo feud, che porterà a uno dei match più contestati della storia di WrestleMania.






Questa puntata ha rispettato le aspettative?
Sì, decisamente. Ma le aspettative che ci potevamo attendere da una Road To WrestleMania scritta nel peggiore dei modi, con tutti i protagonisti e i personaggi messi al posto sbagliato e, con un pubblico, sempre più smaliziato, che ha totalmente sovvertito ogni scelta illogica.

Sui possibili cori che ci saranno ho scritto un articolo: 20 cori che ci saranno durante il main event.

Sulle conseguenze di questo torneremo in un secondo momento, preferisco aspettare l'evento di domenica prima di poter emettere un giudizio completo. Sicuramente a oggi, non ho alcun tipo di attesa per quello che dovrebbe essere l'evento principale della WWE.

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Alessio Garbini
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  1. Effettivamente, a parte Triple H, il match delle Divas è quello che trovo più interessante. Rendiamoci conto! Roberta

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