giovedì 20 novembre 2014

La TNA trova una nuova casa

Ieri la TNA ha finalmente trovato una nuova casa, per quanto il risultato sia buono, comporterà inevitabilmente un ridimensionamento consistente del prodotto.

Proviamo ad analizzare la situazione e vediamo cosa e se potrà essere una ripartenza o il definitivo chiodo sulla bara di un prodotto che si è rivelato sempre più scadente.

L'accordo tra le due parti è stato presentato come un accordo pluriannuale, non sono ancora stati resi noti nè la durata del contratto nè i dati economici dell'accordo.

Ma andiamo ad analizzare il canale, Destination America è un canale che si concentra su documentari-reality spaziando in vari ambiti, dalle storie di "fantasmi" a serie dedicate al "barbeque", perciò Impact Wrestling rappresenta una novità per il canale, la qual cosa potrebbe significare o un totale affossamento, non essendo un prodotto in linea con quanto presentato in passato dal network, o un trionfo distanziandosi dai prodotti soliti e risultando una novità.

Il canale ha subito un rebrand nel maggio del 2012 ma esiste, sotto differenti brand, dall'ottobre del 1996, bisogna dire che dal momento della sua nascita in ogni quadrimestre il canale ha aumentato la portata di spettatori, il canale è raggiungibile in 60 milioni di case, poco più del 50% dei televisori negli USA, per fare un confronto Spike TV è raggiunto da quasi 100 milioni di case.
Inoltre il canale non rientra all'interno dell'offerta basic, come Spike, ma un canale opzionale, quindi il potenziale del canale non è molto alto.
Il rating massimo fin'ora registrato dal canale si aggira attorno ai 500/600 mila, la TNA negli ultimi mesi si aggirava attorno a 1 milione, se Impact Wrestling riuscisse a mantenere gli stessi spettatori sarebbe un grandissimo risultato, ma ci sono altre problematiche.

Un'altra questione riguarda quanto il canale stesso pagherà per le sessioni di taping, Spike TV forniva 500 mila dollari a sessione, tramite Viacom era una componente essenziale, in quanto aiutava a pagare i contratti più costosi (Sting, Hulk Hogan,...) e dava una percentuale alla TNA, lo stesso che viene fatto con la Bellator, da qui la presenza di King Mo o di bobby Lashley (il cui contratto è pagato da Viacom stessa).

Al momento i nomi che sono stati presentati sono quelli di Kurt Angle, Gail Kim, Jeff Hardy, Robert Roode e Bobby Lashley, si è fatto anche un gran parlare del possibile approdo di Alberto Del Rio, ma per ora sono voci senza una conferma, ma nel caso non sarebbe un contratto in esclusiva con la TNA.

Ma come sarà composto il roster?
Di nomi grossi per ora sono confermati Kurt Angle, che ha firmato un'estensione del contratto di 1 anno, Jeff Hardy che ha un contratto fino al 2016, James Storm e Roode pluriannuale, oltre a una serie di atleti vari come i BroMans, Sanda,... che hanno esteso per 1 o 2 anni il contratto.
Il Team 3-D sicuramente non viene riconfermato e situazione incerta per i Wolves, Aries e Joe i cui contratti sono scaduti o sono in scadenza.

Vengono quindi confermate le date di taping che si svolgeranno dal 7 gennaio per tre giorni a New York e le date del tour inglese, che comprendono dei taping.

Cosa dovremmo aspettarci quindi?
La vera domanda da porsi è come questa TNA vorrà affrontare la situazione, se tutto questo è servito come lezione e quindi si partirà con un riassetto soprattutto sulla scrittura, infatti se non potranno più fare affidamento su nomi grossi di forte richiamo dovranno in qualche modo creare e sviluppare i wrestler che hanno in casa, i vari Magnus o Ethan Carter 3, personaggi lasciati un po' a loro stessi, perchè se il prodotto rimarrà uguale a quello visto fino a oggi, un prodotto rattoppato e messo su senza una progettualità si sarà destinati a cadere nuovamente.

La situazione è un punto di partenza ideale, un momento di fermarsi, riflettere sui propri errori e da lì ripartire, non cercando di ingraziarsi i fan locali (vedi i taping a New York o Bound For Glory), puntare sui propri talenti in modo continuativo, i vari Roode o Storm sono i nomi su cui costruire un main event, e cercare di cullare e sviluppare i talenti che si posseggono, solo in questo modo la TNA stessa e noi fan di wrestling potremo sperare in un prodotto utile e duraturo che crei un'alternativa concreta a chi non ha più spazio in altre major, certo il carro forse è partito da tempo, ormai una ROH, l'ascesa della NJPW negli US e il nuovo progetto di Jarrett sono avversari ostici, perciò bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare sodo, per preservare quanto di buono fatto fino a oggi, dimenticandosi del passato, in una compagnia come la TNA che per anni ha vagato nell'incertezza, cambiando come una banderuola sembra qualcosa di impossibile, ma la speranza è l'ultima a morire.

Alessio Garbini
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